Iblea Servizi Territoriali Soc. Coop. Sociale - Onlus partecipa all’Assemblea delle socie e dei soci di Banca Etica della Sicilia Sud Est.___
E’ stato ricevuto e accolto da tutte le socie e i soci l’invito a partecipare, il 4 ottobre scorso, presso i locali della Pro Loco di Siracusa, in Piazza Santa Lucia, all’Assemblea circoscrizionale (Siracusa e Ragusa) di Banca Popolare Etica, la prima e ancora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica. Iniziata alle ore 18.00, è stata un’ulteriore occasione per partecipare allo "sviluppo di una banca trasparente e cooperativa, al servizio dell’economia reale e sostenibile". Tra i punti del programma, l’elezione del nuovo GIT (Gruppo di Iniziativa Territoriale) della Sicila Sud Est che, per il triennio 2019/2022, sarà coordinato dal dott. Tati Sgarlata.
Il Programma completo:
Cooperazione, sostenibilità, trasparenza, partecipazione, legalità, territorio. Sono queste le parole chiave che fanno di Banca Etica qualcosa di più di un semplice istituto di credito, che motivano molte realtà del mondo delle organizzazioni, delle associazioni e, in generale, del Terzo Settore a diventarne socie; che hanno spinto, anni addietro, anche Iblea Servizi Territoriali ad entrare a far parte di un gruppo che, tanto nel nome, quanto nel suo operato, mette al centro ciò che dovrebbe guidare tutti i processi umani: l’etica.
Locandina / invito dell’Assemblea, a sinistra; il presidente di Iblea Servizi Territoriali, cooperativa socia di Banca Etica, (dott. Salvatore Cappellano), a destra.
Banca Etica: Circoscrizioni e Gruppi di Iniziativa Territoriale
(fonte www.bancaetica.it)
Banca Etica raccoglie il risparmio di organizzazioni e cittadini responsabili e lo utilizza interamente per finanziare progetti finalizzati al benessere collettivo. Dalla nascita nel 1999 a oggi è cresciuta costantemente e ha erogato crediti per oltre 2 miliardi di euro a sostegno di oltre 25 mila iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell’ambiente, diritto alla casa, legalità.
"L’ interesse più alto è quello di tutti". Da vent’anni, questo è lo slogan che ha accompagnato la vita di Banca Popolare Etica, che l’8 marzo del 1999 apriva la sua prima filiale, a Padova. Era il primo, straordinario risultato di una storia iniziata anni prima, grazie all’iniziativa di vari soggetti dell’economia solidale italiana (Arci, Acli, Agesci, Aiab, Cgm, Altromercato, Fiba-Cisl, Manitese, Mag2, Overseas) che avevano creduto nell’idea rivoluzionaria di un istituto di credito al servizio del Terzo Settore, e che al tempo stesso proponesse un modello alternativo di finanza. Quel modello è riassunto nell’articolo 5 dello Statuto, approvato il 30 maggio 1998, che ne indica le finalità e nel quale si leggono i principi ispiratori della finanza etica, ovvero che "la finanza eticamente orientata è sensibile alle conseguenze non economiche delle azioni economiche" e che "il credito, in tutte le sue forme, è un diritto umano".
Il valore di questa economia civile e solidale poggia essenzialmente su di un concetto di cittadinanza attiva e responsabile anche e soprattutto nei processi di crescita umana ed economica della società. Banca Etica, nello specifico, si propone come strumento di partecipazione responsabile del cittadino in uno dei settori più complessi e, al tempo stesso, decisivi dell’assetto della società mondiale: la finanza.
Il sogno di una banca partecipata "dal basso" -sancito nello statuto- ancora oggi si concretizza nei Gruppi di Iniziativa Territoriale.
I soci rappresentano il vero patrimonio. Una concezione nuova e originale nel panorama del sistema bancario e rappresenta un serio tentativo di conciliare e coniugare il valore della partecipazione "associativa" con la responsabilità di una partecipazione "societaria".
La base sociale assume una rilevanza fondamentale perché la sua attività è indipendente dai capitali dei grandi gruppi economico-finanziari o dal sostegno di organizzazioni politiche.
In Banca Etica i soci sono considerati non solo per il capitale conferito ma soprattutto per la risorsa umana che rappresentano, per questo il loro coinvolgimento è considerato di primaria importanza.
Così propone una modalità organizzativa finalizzata a cogliere le molteplici opportunità che un maggior coinvolgimento del socio comporta. Essa si avvale infatti delle Circoscrizioni Locali, strutture organizzative su base volontaria, presenti in tutte le principali province italiane.
Oggi la Banca conta circa 60 Circoscrizioni Locali che rappresentano un punto di incontro per la partecipazione dei soci all’attività sociale e culturale dell’istituto.
Le Circoscrizioni raggruppano l’insieme di soci di un determinato territorio i quali, riuniti in assemblea locale, eleggono un GIT (Gruppo di Iniziativa Territoriale) composto da un minimo di 3 ad un massimo di 11 membri. i quali al suo interno nominano un/una coordinatore/trice locale.
Il Gruppo d’Iniziativa Territoriale ha la funzione di facilitare la partecipazione e la diffusione di una cultura della finanza etica, di cogliere le istanze, le esigenze e gli stimoli provenienti dal territorio e di garantire l’informazione sull’attività complessiva della Banca.
Inserito nel processo di decentramento avviato dalla banca, il GIT è inteso come un laboratorio, un centro di riflessione su quello che la banca e la finanza etica possono portare in un territorio.
Foto: Assemblea circoscrizionale (Siracusa e Ragusa) delle socie e dei soci di Banca Etica, 4 0ttobre 2019: Gruppo di Iniziativa Territoriale (GIT) della Sicilia Sud Est per il triennio 2019/2022.
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